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Fenicotteri nel Sud della Sardegna

I fenicotteri nel Sud della Sardegna

Gli stagni costieri di Chia e Spartivento, immediatamente a ridosso delle suggestive dune sabbiose, sono abituali aree di sosta e nidificazione di innumerevoli specie di uccelli acquatici – tra cui i fenicotteri rosa – che contribuiscono ad impreziosire ulteriormente uno scenario naturale con pochi riscontri nell’intero Mediterraneo.

Nei fondali di queste spiagge è possibile ammirare numerose aquile di mare, non molto grandi, più o meno sui 40 cm di apertura “alare”. E nello Stagno di Chia, nelle cui acque nuotano garzette, folaghe, aironi.

Pattuglie molto particolari, che pennellano i cieli dell’isola, sono composte da uccelli migratori che planano, a volte danzano e poi “grufolano” in cerca di cibo.

Li chiamano anche “genti arrúbia, zente rúbia o ruja” cioè «gente rossa» ma il loro nome viene dal greco phoinikópteros che significa appunto “dalle piume rosse” o “ala di porpora”. Nella lingua sarda, il fenicottero si dice anche “mangone, mangoni, mengoni” (log.e camp.), che potrebbe derivare da margone, malgone «smergo» (uccello acquatico).

I fenicotteri rosa sono dei migratori, arrivano in Sardegna per svernare, ma da molti anni sono tante le colonie che scelgono lo Stagno di Molentargius per nidificare, rendendolo un luogo di grande importanza ambientale da proteggere.